“Temperamento ed individualità artistiche
che fanno intravedere una brillante carriera.”
Erminio Mura
Corriere Adriatico

“Evidenti sotto le sue dita ascendenze espressive di una
scuola sempre più rara.”
Il Tempo

“...ardore inquieto, temperamento irruente e drammatico
ma capace anche di tenerezza intima e nobiltà.”
Il Tempo

“Panismo sempre molto intenso, ad una natura
particolarmente sensibile ed espressiva, si accompagnano
il rispetto e l’attenzione per la pagina musicale,
…la dizione musicale, alquanto vibrante,
non induce a licenze o spunti retorici ma si sviluppa
in una poliedrica ricerca cromatico – polifonica.”
La Nuova Gazzetta

“…ha affascinato e stupito la platea.”
Il Centro

“La sua maniera di suonare, contemporanea, piena
di movimento, è legata alla musica come ad un
simbolo della vita umana.”
Zuri Wöche

“Immenso talento pianistico…
dalla città del signore delle melodie
ecco il poeta della musica.”
Il Tempo

“Grande sensibilità e sentimento, solidissima cultura
e profonda conoscenza del mondo musicale.”
Corriere degli italiani
Svizzera

“Il pianista Paolini incanta il pubblico.”
Il Tempo

“Un pianoforte col suo dominatore.
Capacità interpretativa che spesso nei giovani non riesce ad emergere.”
Caterina Renna
Il Tempo di Roma

“…doti di notevole musicalità.”
Walter Tortoreto
Il Centro

“Candida grinta…, mano decisa, fluida, meticolosa,
che gli consente una grande familiarità con la pagina
musicale senza punto “ferire” e di proposito, fanno
senz’altro di Adriano Paolini un polo d’attrazione
e di seria attenzione da parte degli ascoltatori.”
Enzo Bonvicini
Il Tempo Roma

“Tecnica e classe invidiabili.”
Il Tempo

“Adriano Paolini è della razza dei signori
della tastiera, possiede un’incontestabile 'envergure'
Roland Spenle
La République du Centre, France

“Il pianista Adriano Paolini...interprete di notevolissime esecuzioni."
Il Giornale d’Italia, Roma

“Adriano Paolini...interprete d’eccezione...”
Il Tempo di Roma

“Qualità magnetiche, il suo pianismo non permette distrazioni,
è dolente ed energico, ed apre a scenari reiterati:
albe metafisiche, presenze numerose che vivono solo nel
ricordo, balli disincantati, inquietudini vagamente sensuali.
Chopin si sa fu poeta dell’adolescenza: turbata, infelice,
desiderante, mai paga e già in lutto.
Un’epoca della vita di cui Paolini penetra la volontà
affabulatrice e contemplante insieme.
Con una emotività distillata in sequenze di senso.”
Katia Ippaso
Il Tempo

“Spiccata e personale musicalità interpretativa.”
Paese Sera, Roma

“Il pianista Adriano Paolini…ottimo interprete”
Walter Tortoreto
Il Centro

“Un grande concerto di chiusura affidato al maestro Adriano Paolini”
La Repubblica

“Adriano Paolini non smentisce mai le sue doti di grande interprete
ed apprezzato pianista…non finirà di stupirci”
Momento Sera, Roma

“L’esibizione del maestro Adriano Paolini trova consensi e
suscita entusiasmi…il maestro ha dato prova, con spiccata
e personale musicalità interpretativa, di quanto intenso
e poliedrico sia il mondo compositivo di Chopin.”
Il Tempo

“Le intense suggestioni del ‘900…, pagine particolarmente vicine
alla personalità musicale di Adriano Paolini.”
Il Tempo

“Esecutore di fama internazionale”
Il Giornale d’Italia

“Un nome illustre del concertismo italiano.”
Leano Di Giacomo
Il Nuovo Molise

“Il lirismo italiano…un interprete appassionato…una raccolta
da non perdere” (G.Donizetti op.completa)
Amadeus decennale

“Per distrarsi in questo mondo di colori così cangianti…
occorre una conoscenza perfetta dello stile strumentale
di due secoli buoni, oltre alla capacità di differenziare
il tocco tra le spesso seriose sequenze di bassi…
Paolini affronta questa musica con un misto di
competenza stilistica e trasformismo timbrico-dinamico
che lascia sgomenti.
Nei valzer e le mazurche sa sfoggiare un rubato da charmeur,
ed un cantabile ottenuto con un particolare tocco -note
legate tra di loro attraverso lievi accenti dinamici,
piuttosto che con l’uniformità del timbro- dalle luminose
evocazioni belcantistiche.
Nei brani dalla solida coesione formale, invece, Paolini ottiene
un’eguaglianza delle voci che fa parere il pianoforte un organo
luterano, individuando negli sviluppi un gioco di specchi tra
echi del tema che è fonte di continue sorprese e meraviglie.
Un gioiello incastonato nel diadema è poi la “Pastorale”…
In cui Paolini gioca la carta della ieratica fissità, fino a creare
suggestioni inquietanti, luminescenze in cui il timbro viene
quasi del tutto privato del suo potere di fascinazione estetica.
La pedalizzazione è originale, perché articola le linee della
forma per scissioni e contrasti, piuttosto che dar corpo ad un
sottofondo uniforme e anodino.
Da segnalare anche la libertà delle dinamiche, con improvvisi
accenti e “schiocchi” sonori capaci di innervare anche la più
innocua delle melodie.
Siamo ,insomma, nell’ambito di un esito del tutto convincente,
anche perché il pianista affronta le composizioni secondo una
prospettiva strutturalista, e non storicistica; vale a dire, non
andando a “mendicare” imprestiti dalla tradizione europea,
ma scorgendo, di ogni brano, la sua natura unica e particolare.
L’effetto di novità e di scoperta ne risulta straordinariamente
accentuato.
Questi tre CD rappresentano un delle realizzazioni editoriali più
significative degli ultimi anni.”
Alessandro Zignani
CD Classica

“Il pianista Adriano Paolini ha affrontato con entusiasmo e senza
timori il compito di restituirci questa originale monografia in
tutta la sua peculiarità, con indubbia abilità tecnica e intelligenza
interpretativa.” (G.Donizetti)
A.B.
Amadeus

“Ottima l’esecuzione di Paolini che in questa edizione si segnala
anche in virtù di una spiccata sensibilità per la raffinatezza e
l’attenzione al particolare.”
Riccardo di Sanseverino
Musica

“Adriano Paolini… che sa fare dei suoni un sistema copernicano
dell’uomo e delle strutture musicali il sentimento della verità.”
Musica

“…interpretazione nitida e flessibile di Adriano Paolini,
sensibile nel cogliere la ricchezza degli umori e nel restituire
il diagramma mutevole ed accattivante disegnato da questa
produzione compositiva, troppo a lungo negletta dai pianisti. (G.Bizet)
C.F.
Amadeus

“Adriano Paolini, pianista di grandissimo interesse nel repertorio
romantico, affronta questo lavoro con una sensibilità artistica
che rende omaggio al lirismo del grande compositore. (G.Bizet)
CD Classica

“…dalle dieci dita di Adriano Paolini una esecuzione che può
gettare nuova luce sulla produzione strumentale dell’autore
di Carmen.”
Musica

“…Paolini esegue con rigore e tensione drammatica (G.Bizet)
Luca Segalla
Musica

“Nella Sonata D960 di Schubert una visionarietà "domestica"
e non intellettualistica anima una fiducia nel canto semplice sentito,
vissuto, profondo. Non c'è il compiacimento della macerazione disillusa,
che si proietta sul futuro della musica.
C'è la voglia di esprimere, di sentire, di rivivere le note di una partitura
dimenticata nella polvere di un angolo.
Non giovano allora, lo spolvero dei grandi mezzi tenici,
che porterebbero a fuorviare il senso vero.
Il lavoro si nutre di colori vivi, non ingrigiti e mortificati dall'angoscia
e dalla nevrosi del rimuginio, ma vivificati dal dolore, dalla tristezza,
dalla solitudine. Illumina in questo la mancata preoccupazione per
la scioltezza e l'omogeneità, che non rendono meglio la fatica del vivere.
La frammentarietà, o lo scarto, sono vissuti come trasalimenti,
come risvegli bruschi che rendono il senso della quotidiana
disomogeneità dalle nostre illusioni. E' questo che sottende
le due sorelle del Lied schubertiano, la musica e la poesia?
La risposta mi pare vibrante, sincera, totalmente condivisibile...”
Bruno Lepido
Radio Rai

“..in Mozart, uno straniamento anfibio, troppo spesso semplificato
nelle letture "sensibili", tra virilità e femminilità, tra sacro e profano,
tra sessualità e distacco razionale..”
Bruno Lepido
Radio Rai

..un merveilleux pianiste
Pierre Blareau

..Superb!
Alastair Scott

il maestro Adriano Paolini..lungamente applaudito dal numeroso pubblico
La Sveglia

 

Adriano Paolini un pianista dal grande cuore
Marie Guibal
La Rèpublique du Centre.

“Mozart..un'interpretazione allegra, giocata con classe. Un tocco magnifico. Tutto stupendamente calibrato, ma caldo, come sempre.”
Pietro Bisignani
Cappella Sistina.